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Giulia Cecchettin ha lottato per 25 minuti contro il suo carnefice. E pagò lei l’ultima cena
VIGONOVO (VENEZIA) – Il nastro adesivo per non farla urlare, i calci e le coltellate, la fuga disperata di lei al buio di una zona industriale. Nell’ordinanza con cui dispone il carcere per Filippo Turetta, accusato del femminicidio di Giulia Cecchettin, la giudice Benedetta Vitolo parla di “inaudita ferocia”, di “manifesta disumanità” e di “morte per dissanguamento”.
La studentessa viene aggredita la prima volta a centocinquanta metri da casa sua, nel parcheggio di un asilo. Chiede aiuto, urla “mi fai male....