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Dopo l’ictus, i neuroni “crea-connessioni” miglioreranno il recupero dei movimenti

Siamo solo all’inizio. Ma la strada è promettente, nell’ottica di ritrovare le connessioni che si possono perdere nel cervello dopo un ictus. Si punta ad agire su un particolare tipo di neuroni, chiamati parvalbuminici, così da generare un sofisticato ritmo cerebrale che in qualche modo favorisce la formazione di reti neuronali. Perché proprio queste oscillazioni ritmiche, definite “gamma”, si perderebbero in caso di ictus. Uno degli obiettivi della riabilitazione su misura, soprattutto per fronteggiare deficit di movimento legati alla lesione cerebrale, è quindi recupera....
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